"La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia." (Arthur Schopenhauer)
venerdì 27 marzo 2020
mercoledì 25 marzo 2020
La figlia perduta di Ares Step#02
La parola dolore iniziò a circolare per la prima
volta nella lingua volgare intorno al XIII e XIV secolo nella cerchia dei
letterati toscani di cui faceva parte Dante Alighieri.
Essa deriva (come già detto) dal latino dolor ma si
pensa che possa avere origini ancora più antiche.
Ad esempio nella Grecia di Agamennone si raccontava della
figlia perduta di Ares.
Ella era una ninfa nata dall’unione di Ares e Artemide, ma
che fu abbandonata in una foresta appena nata dal padre per testare le sue
capacità e riprenderla quando sarebbe stata più grande. La neonata però fu
ritrovata da un pastore che mosso dalla compassione la adottò e la fece
crescere insieme ai suoi figli. Passarono gli anni e ormai diventata fanciulla,
la ninfa divenne abbastanza brava nella caccia tanto da surclassare i suoi
fratelli più grandi. Un giorno, tornando dalla solita battuta di caccia
giornaliera vide del fumo provenire dalla sua casa. Si fiondò immediatamente a
controllare e quello che vide le cambiò la vita per sempre: i suoi familiari
erano tutti distesi a terra in fin di vita. Si avvicinò al padre che con il suo
ultimo respiro rivelò le intenzioni dell’aggressore, ”Colui che ci ha fatto
tutto questo è Ares, tuo padre!” disse prima di chiudere gli occhi. La ninfa
colma di rabbia giurò vendetta su Ares. Passarono molti anni e della fanciulla
non si ebbero più tracce fino a quando venne distrutto il tempio più grande
dedicato ad Ares da una misteriosa figura. Molti furono i testimoni
dell’accaduto, ognuno raccontava versioni differenti ma su un dettaglio erano
tutti d’accordo: prima dell’attacco tutti sentirono una voce femminile gridare
“Dolore”.
Le persone spaventate chiesero proprio ad Ares di punire
colei che ha compiuto cotanta blasfemia nei suoi confronti. Egli non ci mise
molto a trovarla, infatti la trovò nella vecchia casa dei genitori adottivi. Il
dio non fu clemente e la attaccò subito ma la ninfa si rivelò essere molto
forte come suo padre e molto agile come sua madre. Dopo un lunghissimo scontro
in cui ebbe la meglio Ares grazie all’aiuto del figlio Ermes intervenuto per
volere di Zeus. Si dice che con tanta fatica riuscirono a sigillarla con delle
catene nelle profondità di un vulcano quiescente denominato proprio come il suo
urlo “Dolore” ma certe volte la furia della ninfa è cosi forte che Dolore
erutta causando ancora oggi caos e distruzione.
martedì 24 marzo 2020
Il "dolore" nel resto del mondo Step#01 Bis
Nell'articolo precedente ho trattato dell'etimologia della parola italiana "dolore".
Adesso guarderò all'etimologia delle traduzioni nelle lingue più parlate del mondo: l'inglese e il cinese mandarino.
Inglese
In inglese "dolore" si traduce sia con pain che con sorrow. Il primo termine ha un'etimologia stratificata, vantando componenti proto-indoeuropee, greche, latine e francesi.
La componente proto-indoeuropea si rintraccia nella derivazione da *kwei-, cioè sia 'pagare' sia 'atono'; quella latina si riallaccia a poena, 'tormento', quella greca fa riferimento a poinē 'retribuzione', mentre per quanto riguarda la componente francese la derivazione proviene dall'oitanico peine cioè 'difficoltà, punizione'.
Il secondo termine che traduce dolore è sorrow e ha un'etimologia germanica e slava, infatti deriva sia dal proto-Germanico *sorg- che significa 'ansia, angoscia', sia dall'antico slavo ecclesiastico sraga, ossia 'debilitato,malato'.
Cinese mandarino
In cinese mandarino "dolore" si dice 疼痛 (Téng tòng). Per conoscerne l'etimologia dobbiamo analizzare singolarmente gli ideogrammi.
疼 (Téng) in italiano 'ferire', è formato a sua volta da due simboli 冬 che indica la fonetica e 疒 che indica il significato.
痛 (Tòng) in italiano 'profondamente', che mette insieme i simboli 甬 per la fonetica e 疒 per il significato.
Componendo i significati di ciascun simbolo si ottiene l'accezione di 'ferire profondamente', che accentua l'idea di sofferenza interna.
Fonti
Etimologia cinese:
https://www.purpleculture.net/dictionary-details/?word=%E7%96%BC (primo ideogramma)
https://www.purpleculture.net/dictionary-details/?word=%E7%97%9B (secondo ideogramma)
Etimologia inglese:
venerdì 20 marzo 2020
Che cos'è il dolore? Step#01
Iniziamo il nostro viaggio andando a ricercare il significato e l'etimologia della parola "dolore" nei vari dizionari (in questo caso ho scelto il "Treccani") e in rete.
Ecco cosa ho trovato:
dolóre s. m. [lat. dolor -ōris,
der. di dolere «sentir dolore»].
1. Qualunque sensazione soggettiva di sofferenza provocata da un male fisico: dolor di testa, di denti; avere un dolore in un fianco, in una spalla; essere pieno di dolori.
2. Patimento dell’animo, strazio, sofferenza morale: grande, profondo, acerbo d.; essere oppresso dal dolore.; chiudersi nel proprio dolore.
3. In funzione di predicato, persona o cosa che reca dolore, che è causa di afflizioni, di sofferenze: quel figlio è stato sempre un gran dolore. per la sua povera mamma.
1. Qualunque sensazione soggettiva di sofferenza provocata da un male fisico: dolor di testa, di denti; avere un dolore in un fianco, in una spalla; essere pieno di dolori.
2. Patimento dell’animo, strazio, sofferenza morale: grande, profondo, acerbo d.; essere oppresso dal dolore.; chiudersi nel proprio dolore.
3. In funzione di predicato, persona o cosa che reca dolore, che è causa di afflizioni, di sofferenze: quel figlio è stato sempre un gran dolore. per la sua povera mamma.
ETIMOLOGIA
La parola dolore deriva dal latino dolor che indicava
l’effetto del dolere, cioè l’effetto del soffrire.
FONTI
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