La parola dolore iniziò a circolare per la prima
volta nella lingua volgare intorno al XIII e XIV secolo nella cerchia dei
letterati toscani di cui faceva parte Dante Alighieri.
Essa deriva (come già detto) dal latino dolor ma si
pensa che possa avere origini ancora più antiche.
Ad esempio nella Grecia di Agamennone si raccontava della
figlia perduta di Ares.
Ella era una ninfa nata dall’unione di Ares e Artemide, ma
che fu abbandonata in una foresta appena nata dal padre per testare le sue
capacità e riprenderla quando sarebbe stata più grande. La neonata però fu
ritrovata da un pastore che mosso dalla compassione la adottò e la fece
crescere insieme ai suoi figli. Passarono gli anni e ormai diventata fanciulla,
la ninfa divenne abbastanza brava nella caccia tanto da surclassare i suoi
fratelli più grandi. Un giorno, tornando dalla solita battuta di caccia
giornaliera vide del fumo provenire dalla sua casa. Si fiondò immediatamente a
controllare e quello che vide le cambiò la vita per sempre: i suoi familiari
erano tutti distesi a terra in fin di vita. Si avvicinò al padre che con il suo
ultimo respiro rivelò le intenzioni dell’aggressore, ”Colui che ci ha fatto
tutto questo è Ares, tuo padre!” disse prima di chiudere gli occhi. La ninfa
colma di rabbia giurò vendetta su Ares. Passarono molti anni e della fanciulla
non si ebbero più tracce fino a quando venne distrutto il tempio più grande
dedicato ad Ares da una misteriosa figura. Molti furono i testimoni
dell’accaduto, ognuno raccontava versioni differenti ma su un dettaglio erano
tutti d’accordo: prima dell’attacco tutti sentirono una voce femminile gridare
“Dolore”.
Le persone spaventate chiesero proprio ad Ares di punire
colei che ha compiuto cotanta blasfemia nei suoi confronti. Egli non ci mise
molto a trovarla, infatti la trovò nella vecchia casa dei genitori adottivi. Il
dio non fu clemente e la attaccò subito ma la ninfa si rivelò essere molto
forte come suo padre e molto agile come sua madre. Dopo un lunghissimo scontro
in cui ebbe la meglio Ares grazie all’aiuto del figlio Ermes intervenuto per
volere di Zeus. Si dice che con tanta fatica riuscirono a sigillarla con delle
catene nelle profondità di un vulcano quiescente denominato proprio come il suo
urlo “Dolore” ma certe volte la furia della ninfa è cosi forte che Dolore
erutta causando ancora oggi caos e distruzione.
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