domenica 17 maggio 2020

Edvard Munch Step#16

Il mio "testimonial" sarà il celebre pittore norvegese Edvard Munch che nelle sue opere rappresentò tutto il suo dolore e le sue insicurezze.


Edvard Munch, norvegese di nascita, nasce nel 1863 a Loten, un piccolo comune della contea di Hedmark, nell’entroterra della nazione scandinava. Un luogo che gli segnò l’esistenza perché qui sin da bambino, il pittore dovette combattere con due eventi che lo debilitarono nella psiche: prima la morte di sua madre Laura durante la tenera età, poi la morte di sua sorella Sofie per tubercolosi, durante la sua adolescenza. Due eventi che sicuramente segnarono il modo di vedere il mondo attorno a sé dell’artista e le sue opere.

Due esempi della rappresentazione del suo dolore sono "La fanciulla malata" e "L'urlo":



La fanciulla malata, olio del 1885, in cui il pittore racconta il dolore per la morte della sorella Sofie e la sofferenza provata per la perdita della cara mamma, traslate sulla tela nelle figure della ragazza a letto dal volto segnato dall’arrivo incombente della morte, e di sua madre stanca e debilitata al suo capezzale.

Ed un anno più tardi dipinge l’Urlo.


Come scritto nella descrizione appuntata dallo stesso Munch nel suo diario mentre era ricoverato presso l’ospedale di Nizza, il dipinto racconta la scena precisa in cui il pittore fu colpito da un forte senso di  paura, sgomento e irrequietezza mentre passeggiava in compagnia di due amici sul ponte di Nordstrand, un piccolo paesotto nei pressi di Oslo, oggi inglobato alla città come quartiere. Sul piano compositivo infatti è ben ravvisabile la figura dell’artista in primo piano fermo sul ponte e dei due amici indefiniti nelle loro sagome scure sullo sfondo.





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