lunedì 6 aprile 2020

X Agosto Step#07

Il secondo testo che scelgo di affrontare è tratto dalla raccolta di poesie "Myricae" di Giovanni Pascoli pubblicata nel 1891.La poesia si intitola X Agosto.Riguardo al tema del dolore Pascoli rappresenta un'alternativa rispetto all'asse Leopardi-Montale, perché se in questi ultimi il dolore è un'entità metafisica (la malignità della natura di Leopardi, il male di vivere di Montale), nel poeta romagnolo il dolore si storicizza a partire da eventi che segnano irreparabilmente la biografia del soggetto che scrive.Non che in Pascoli il dolore non assuma fattezze generali e ontologiche, tuttavia esso si costruisce a partire da fatti privati e domestici, soprattutto l'infanzia e il lutto.La poesia ricorda l'anniversario della morte del padre di Pascoli: il dieci Agosto del 1867 Ruggero viene ucciso mentre tornava a casa. Gli assassini non furono mai trovati. Il fatto che il padre fosse stato ucciso la notte delle stelle cadenti suggerisce a Pascoli l'immagine potente di un intero cielo che piange sulla Terra.Il racconto è in terza persona, il padre è ucciso mentre torna a casa con un dono per i suoi figli è paragonato ad una rondine che viene uccisa mentre torna al nido con la cena per i suoi piccoli.Il nido della rondine e la casa di Ruggero aspettano inutilmente chi non tornerà mai più.Le stelle che cadono dal cielo sono paragonate a lacrime che bagnano di pianto il mondo, definito il verso ventiquattro "Atomo opaco del Male ".Dolore privato e dolore universale si saldano e si danno la mano amplificandosi l'un l'altro.





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